SCIMMIE IN PARADISO (KORAKU ZARU) |
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di Kenji Iwamoto, con Kurenai Kanda, Yuji Khtari, Takaaki Kurihara
(Giappone, 1993)
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Malessere nella famiglia giapponese contemporanea, nel secondo pannello della "trilogia sulla comunicazione", iniziata con KOKUCHI dal tono più leggero. Trascorrono insieme le vacanze estive, padre madre e due adolescenti tutti chiusi in loro stessi, prigionieri di ossessioni varie (Michiko è convinta di essere aggredita da un satiro), impossibilitati a comunicare. Stilizzazione, uso dei suoni fortemente espressivo, colore, impiego di focali al limite della deformazione primissimi piani, grandi angolari) avvicinano il cinema di Iwamoto a quello della tradizione grottesca del fumetto (i Manga, nel quale si è fatto le ossa). È una realtà estremamente quotidiana quella alla quale egli si avvicina: ma, nel contempo, il suo è un approccio quasi surreale. Le sue scimmie esitano insomma fra il terreno e quel paradiso al quale sono faticosamente destinate.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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